Comunicato stampa

Federazione Italiana Minifootball

Graz, 06 Luglio 2019  Austria  Italia 3-1.

Non inizia nel migliore dei modi l’avventura italiana a questi Nations Games. La Nazionale guidata dal duo Ferraro  Lovo esce sconfitta dal match inaugurale contro i padroni di casa per 3-1.

Sotto un sole cocente ed un caldo asfissiante, il match è iniziato infatti alle ore 12.00, lo spettacolo comunque espresso dalle due nazionali è stato di un buon livello.

Si parte con la squadra di casa che mantiene il pallino del gioco, mentre gli azzurri si difendono con ordine e sagacia tattica, cercando di risparmiare più energie possibili, dato anche i pochi uomini a disposizione per le varie rotazioni. L’Austria si rende pericolosa almeno tre volte nei primi 10 minuti ma Vascello dice no e tira giù la vecchia saracinesca: si supera poi quando si oppone ad una conclusione ravvicinata, da meno di mezzo metro dalla linea di porta, con un riflesso da vero felino. Sui ribaltamenti di fronte invece gli azzurri avrebbero le occasioni per far male ma, le occasioni, vengono malamente sfruttate con tiri deboli od addirittura senza arrivare al tiro.

Nel secondo tempo invece la rosa più ampia dei padroni di casa, inizia a dare i vantaggi sperati. La maggior freschezza dovuta alle rotazioni più frequenti, permette agli austriaci di trovare un uno a due, sfruttando 2 clamorosi errori difensivi degli azzurri. La rete di Zigo Duric su punizione, capolavoro balistico di rara bellezza, sembra riaccendere la partita ma, sull’imbrunire del match, l’Austria trova il definitivo 3-1.
Sicuramente agli azzurri è mancata un po’ di esperienza nella gestione del match, le assenze dell’ultimo minuto causa infortunio di Gallinica e Zannoni, reduci da un Europeo sontuoso a Kiev, hanno pesato e non poco sotto questo profilo. Il solo Creaco non ha potuto arginare questa pecca, in una nazionale giovanissima (età media 23 anni), sulla quale si stanno costruendo le basi per gli Europei del 2020.

Nota a parte va riservata agli arbitri, in uno sport prettamente italico. L’arbitraggio, purtroppo, non è stato all’altezza della situazione e, ha condizionato non poco, l’esito finale della partita che, molto probabilmente, avrebbe avuto lo stesso risultato. Il metro adottato dai direttori di gara non è mai stato nè lineare e nè uniforme, in situazioni di gioco molto simili sono stati adottati provvedimenti diversi e valutate in modo diverso, con grande severità verso gli ospiti e molta benevolenza verso i padroni di casa.

Ora non resta che affrontare la Slovacchia, nazione sempre tra le 4 migliori al mondo, cercando di recuperare energie fisiche e mentali, per dimostrare e confermare la crescita di questa nazionale soprattutto nell’ultimo anno.

Sarà possibile seguire tutta la competizione dalle pagine ufficiali della Federazione Italiana Minifootball.

Ufficio Stampa

Giorgio Francesco Rovere

Sotto un sole cocente ed un caldo asfissiante, il match è iniziato infatti alle ore 12.00, lo spettacolo comunque espresso dalle due nazionali è stato di un buon livello.

Si parte con la squadra di casa che mantiene il pallino del gioco, mentre gli azzurri si difendono con ordine e sagacia tattica, cercando di risparmiare più energie possibili, dato anche i pochi uomini a disposizione per le varie rotazioni. L’Austria si rende pericolosa almeno tre volte nei primi 10 minuti ma Vascello dice no e tira giù la vecchia saracinesca: si supera poi quando si oppone ad una conclusione ravvicinata, da meno di mezzo metro dalla linea di porta, con un riflesso da vero felino. Sui ribaltamenti di fronte invece gli azzurri avrebbero le occasioni per far male ma, le occasioni, vengono malamente sfruttate con tiri deboli od addirittura senza arrivare al tiro.

Nel secondo tempo invece la rosa più ampia dei padroni di casa, inizia a dare i vantaggi sperati. La maggior freschezza dovuta alle rotazioni più frequenti, permette agli austriaci di trovare un uno a due, sfruttando 2 clamorosi errori difensivi degli azzurri. La rete di Zigo Duric su punizione, capolavoro balistico di rara bellezza, sembra riaccendere la partita ma, sull’imbrunire del match, l’Austria trova il definitivo 3-1.
Sicuramente agli azzurri è mancata un po’ di esperienza nella gestione del match, le assenze dell’ultimo minuto causa infortunio di Gallinica e Zannoni, reduci da un Europeo sontuoso a Kiev, hanno pesato e non poco sotto questo profilo. Il solo Creaco non ha potuto arginare questa pecca, in una nazionale giovanissima (età media 23 anni), sulla quale si stanno costruendo le basi per gli Europei del 2020.

Nota a parte va riservata agli arbitri, in uno sport prettamente italico. L’arbitraggio, purtroppo, non è stato all’altezza della situazione e, ha condizionato non poco, l’esito finale della partita che, molto probabilmente, avrebbe avuto lo stesso risultato. Il metro adottato dai direttori di gara non è mai stato nè lineare e nè uniforme, in situazioni di gioco molto simili sono stati adottati provvedimenti diversi e valutate in modo diverso, con grande severità verso gli ospiti e molta benevolenza verso i padroni di casa.

Ora non resta che affrontare la Slovacchia, nazione sempre tra le 4 migliori al mondo, cercando di recuperare energie fisiche e mentali, per dimostrare e confermare la crescita di questa nazionale soprattutto nell’ultimo anno.

Sarà possibile seguire tutta la competizione dalle pagine ufficiali della Federazione Italiana Minifootball.

Ufficio Stampa

Giorgio Francesco Rovere

Sotto un sole cocente ed un caldo asfissiante, il match è iniziato infatti alle ore 12.00, lo spettacolo comunque espresso dalle due nazionali è stato di un buon livello.

Si parte con la squadra di casa che mantiene il pallino del gioco, mentre gli azzurri si difendono con ordine e sagacia tattica, cercando di risparmiare più energie possibili, dato anche i pochi uomini a disposizione per le varie rotazioni. L’Austria si rende pericolosa almeno tre volte nei primi 10 minuti ma Vascello dice no e tira giù la vecchia saracinesca: si supera poi quando si oppone ad una conclusione ravvicinata, da meno di mezzo metro dalla linea di porta, con un riflesso da vero felino. Sui ribaltamenti di fronte invece gli azzurri avrebbero le occasioni per far male ma, le occasioni, vengono malamente sfruttate con tiri deboli od addirittura senza arrivare al tiro.

Nel secondo tempo invece la rosa più ampia dei padroni di casa, inizia a dare i vantaggi sperati. La maggior freschezza dovuta alle rotazioni più frequenti, permette agli austriaci di trovare un uno a due, sfruttando 2 clamorosi errori difensivi degli azzurri. La rete di Zigo Duric su punizione, capolavoro balistico di rara bellezza, sembra riaccendere la partita ma, sull’imbrunire del match, l’Austria trova il definitivo 3-1.
Sicuramente agli azzurri è mancata un po’ di esperienza nella gestione del match, le assenze dell’ultimo minuto causa infortunio di Gallinica e Zannoni, reduci da un Europeo sontuoso a Kiev, hanno pesato e non poco sotto questo profilo. Il solo Creaco non ha potuto arginare questa pecca, in una nazionale giovanissima (età media 23 anni), sulla quale si stanno costruendo le basi per gli Europei del 2020.

Nota a parte va riservata agli arbitri, in uno sport prettamente italico. L’arbitraggio, purtroppo, non è stato all’altezza della situazione e, ha condizionato non poco, l’esito finale della partita che, molto probabilmente, avrebbe avuto lo stesso risultato. Il metro adottato dai direttori di gara non è mai stato nè lineare e nè uniforme, in situazioni di gioco molto simili sono stati adottati provvedimenti diversi e valutate in modo diverso, con grande severità verso gli ospiti e molta benevolenza verso i padroni di casa.

Ora non resta che affrontare la Slovacchia, nazione sempre tra le 4 migliori al mondo, cercando di recuperare energie fisiche e mentali, per dimostrare e confermare la crescita di questa nazionale soprattutto nell’ultimo anno.

Sarà possibile seguire tutta la competizione dalle pagine ufficiali della Federazione Italiana Minifootball.

Ufficio Stampa

Giorgio Francesco Rovere

Sotto un sole cocente ed un caldo asfissiante, il match è iniziato infatti alle ore 12.00, lo spettacolo comunque espresso dalle due nazionali è stato di un buon livello.

Si parte con la squadra di casa che mantiene il pallino del gioco, mentre gli azzurri si difendono con ordine e sagacia tattica, cercando di risparmiare più energie possibili, dato anche i pochi uomini a disposizione per le varie rotazioni. L’Austria si rende pericolosa almeno tre volte nei primi 10 minuti ma Vascello dice no e tira giù la vecchia saracinesca: si supera poi quando si oppone ad una conclusione ravvicinata, da meno di mezzo metro dalla linea di porta, con un riflesso da vero felino. Sui ribaltamenti di fronte invece gli azzurri avrebbero le occasioni per far male ma, le occasioni, vengono malamente sfruttate con tiri deboli od addirittura senza arrivare al tiro.

Nel secondo tempo invece la rosa più ampia dei padroni di casa, inizia a dare i vantaggi sperati. La maggior freschezza dovuta alle rotazioni più frequenti, permette agli austriaci di trovare un uno a due, sfruttando 2 clamorosi errori difensivi degli azzurri. La rete di Zigo Duric su punizione, capolavoro balistico di rara bellezza, sembra riaccendere la partita ma, sull’imbrunire del match, l’Austria trova il definitivo 3-1.
Sicuramente agli azzurri è mancata un po’ di esperienza nella gestione del match, le assenze dell’ultimo minuto causa infortunio di Gallinica e Zannoni, reduci da un Europeo sontuoso a Kiev, hanno pesato e non poco sotto questo profilo. Il solo Creaco non ha potuto arginare questa pecca, in una nazionale giovanissima (età media 23 anni), sulla quale si stanno costruendo le basi per gli Europei del 2020.

Nota a parte va riservata agli arbitri, in uno sport prettamente italico. L’arbitraggio, purtroppo, non è stato all’altezza della situazione e, ha condizionato non poco, l’esito finale della partita che, molto probabilmente, avrebbe avuto lo stesso risultato. Il metro adottato dai direttori di gara non è mai stato nè lineare e nè uniforme, in situazioni di gioco molto simili sono stati adottati provvedimenti diversi e valutate in modo diverso, con grande severità verso gli ospiti e molta benevolenza verso i padroni di casa.

Ora non resta che affrontare la Slovacchia, nazione sempre tra le 4 migliori al mondo, cercando di recuperare energie fisiche e mentali, per dimostrare e confermare la crescita di questa nazionale soprattutto nell’ultimo anno.

Sarà possibile seguire tutta la competizione dalle pagine ufficiali della Federazione Italiana Minifootball.

Ufficio Stampa

Giorgio Francesco Rovere